Pillar 2.4
Tassazione: ripartizione dei costi e crescita sostenibile
La problematica
Il gettito fiscale consente allo stato di far fronte alle spese per garantire l’erogazione dei servizi pubblici, il funzionamento della pubblica amministrazione e favorire lo sviluppo economico.
Il sistema tributario è divenuto con il tempo sempre più complesso; tasse, imposte e contributi sono molto spesso di difficile interpretazione e giustificazione.
I mali principali che riguardano il bilancio dello Stato sono l’evasione e l'elusione fiscale, fenomeni in continua crescita. La cause sono da ricercare principalmente nei seguenti aspetti:
- l’elevato carico fiscale;
- la complessità del sistema di tassazione;
- l’alta incidenza di imposte non connesse a specifiche prestazioni da parte dello stato e degli altri enti pubblici;
- la poca trasparenza sull’utilizzo del gettito fiscale;
- la scarsa fiducia nelle istituzioni.
L’intero sistema di tassazione tende comunque a penalizzare chi produce reddito mediante la produzione di beni o servizi rispetto a chi trae profitto da intermediazioni o rendite finanziarie.
Il sistema attuale disincentiva la produzione, blocca lo sviluppo economico e favorisce l’evasione fiscale.
La rivoluzione
La rivoluzione nell’ambito della finanza pubblica è totale e l’informatizzazione delle transazioni svolgerà un ruolo centrale.
I due principi fondamentali saranno:
- la trasparenza: ogni tassa, imposta o contributo sarà motivata;
- copertura dei costi: sarà premiato il lavoro e la crescita economica.
Lo stato e l’apparato pubblico dovranno essere intesi come un bene comune e la collettività si dividerà le spese dei servizi offerti con criteri più chiari ed equilibrati.
Il bilancio pubblico sarà composto da spese per settori (sanità, istruzione, welfare, infrastrutture, etc.) e competenze (nazionale, regionale, provinciale e comunale).
La copertura dei costi sarà garantita dalla somma di:
- tariffe da pagare all’utilizzo dei servizi pubblici (trasporti, pratiche amministrative, etc.): per equità chi più usufruisce dei servizi pubblici paga di più;
- imposte su tutte le transazioni: un’aliquota molto bassa (ad esempio del 3%) su tutti gli scambi. Il motivo è che è merito del «sistema» se è possibile realizzare un acquisto/vendita di un bene, mentre se il mercato non funziona si bloccano tutti gli scambi; regolare e far funzionare il mercato ha un costo che sarà coperto da questa tassa;
- imposte ambientali: aliquote variabili con funzionamento analogo all'attuale IVA o imposte fisse, che permettano di inglobare nel prezzo di vendita di un bene il costo ambientale (esauribilità, smaltimento e recupero) del bene (ulteriori dettagli nel pillar 2.6)
- tassazione in base al reddito, facendo pagare di più a chi guadagna di più e distinguendo le origini di tale reddito:
- il reddito da plusvalenze sul capitale (azioni, titoli, ecc. ) o da compravendite di beni immobili sarà tassato in modo marcato: il merito delle rivalutazione del bene/capitale non è dell’individuo, ma della collettività. I relativi benefici vanno ridistribuiti;
- il reddito da prestazioni lavorative e reddito da produzione di beni o servizi, frutto esclusivo del lavoro individuale, sarà tassato con aliquote più basse (eccetto il profitto derivante da speculazioni sull’eccesso di domanda);
- il reddito derivante dal prestito di capitali, previa l'applicazione del Pillar 2.8 che di fatto abolirebbe la leva finanziaria, sarà tassato in modo inferiore in quanto si favorisce lo sviluppo economico;
- detrazioni dal reddito imponibile dei privati pari al 20% dei costi sostenuti (incentivi alla spesa).
Sarà garantita, come oggi, un’esenzioni dei costi per le fasce più deboli.
Con questa nuova regolamentazione sarà premiato:
- il lavoro e il valore aggiunto;
- chi acquista beni o servizi e chi, in generale, favorisce la crescita economica sostenibile e lo sviluppo sociale.
I presupposti sopra descritti portano a un sistema di tassazione nel quale:
- lo stato presenta un conto quadrimestrale con il dettaglio dei costi settoriali e per competenze a ciascun contribuente;
- i costi saranno ripartiti tra i contribuenti con quote variabili in base al reddito, al patrimonio e all’effettivo utilizzo dei servizi.
L’informatizzazione consentirà il calcolo immediato di quanto dovuto da parte di ciascun cittadino; il pagamento avverrà con addebito diretto sul conto corrente.
La trasparenza, garantita dal Pillar 2.3, consentirà ai cittadini di verificare l’effettivo e congruo utilizzo di quanto versato nelle casse dello stato.
Principali Vantaggi
- detassazione del lavoro;
- copertura finanziaria;
- limitazione delle speculazioni sui capitali;
- trasparenza.
Aggiornamento 1 - Pillar aggiornato in data 17.10.2012 dal gruppo di lavoro. Sono state aggiunte le Imposte Ambientali.
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