Pillar 2.2
Aziendalizzazione, trasparenza e meritocrazia nella pubblica amministrazione
La problematica
Lo Stato e le Amministrazioni Pubbliche in questi anni sono stati principalmente uno strumento per raccogliere o incrementare il consenso elettorale.
Alcuni dei risultati sono stati:
- scarsa efficienza;
- carenza di rispetto per le Istituzioni;
- sprechi.
Molti sono gli impiegati pubblici che non hanno un ruolo preciso o le competenze per svolgere le proprie mansioni ed innumerevoli sono gli Enti Pubblici duplicati o che non hanno alcuna funzione.
Le inefficienze prodotte sono un danno per la collettività. Oggi e nei prossimi anni rischiamo di pagarne sempre di più il salato conto: tassazione, servizi inefficienti, recessione economica.
La rivoluzione
La rivoluzione economica vuole agire in questo settore con coraggio. Cambiare o modificare gli equilibri creati in questi anni è infatti fortemente impopolare.
In primo luogo è impossibile chiedere di risolvere un problema a chi lo ha creato: i politici e gli amministratori pubblici non sono gli unici responsabili, lo siamo anche noi cittadini che abbiamo avallato la devastazione della finanza pubblica.
Per poter operare dei cambiamenti bisogna quindi:
- sostituire l’intera attuale classe dirigente politica;
- modificare totalmente la visione dello Stato e del bene Pubblico.
Per ridare fiducia nelle istituzioni ai cittadini occorre trasformare lo Stato in un’azienda efficiente, che rappresenti un modello da seguire per tutti.
Bisogna prendere atto che i privilegi ed i vantaggi di cui godono molte caste non sono sostenibili. Occorre mettere mano su molti dei “diritti acquisiti” ben consolidati nella struttura pubblica, su tutti i fronti. Le corrette erogazioni di servizi essenziali quali l’istruzione, la sanità, il governo del territorio, i trasporti, la sicurezza, ecc. sono fondamentali per lo sviluppo e l’efficienza del paese.
Nel settore pubblico deve essere premiato chi fa correttamente il proprio dovere e chi produce; deve essere riallocato o licenziato chi non ha le competenze o chi non svolge le mansioni che gli spettano.
Le rivoluzioni riguardano:
- stipendi variabili sulla base dei risultati e dei feedback incrociati da parte dei clienti/datori di lavoro (i cittadini) e dei colleghi;
- rendicontazione pubblica:
- delle attività e dei risultati di ciascun ente pubblico;
- dei profili professionali, presenze, assenze, obiettivi e risultati di ciascun dipendente pubblico.
Oggi i dipendenti pubblici sono considerati i più privilegiati e garantiti perché raramente soggetti a giudizio. Domani lavorare nel settore pubblico dovrà diventare una responsabilità notevole e gravosa in quanto si sarà costretti a rispondere del proprio operato ad un datore di lavoro particolarmente numeroso: il pubblico ed i cittadini (NOI).
I modelli per applicare questa rivoluzione esistono già: nelle multinazionali private con migliaia di dipendenti sono stati sviluppati dei sistemi di “governo interno”, basati sui criteri meritocratici e sui risultati che consentono di ottenere la massima produttività e soddisfazione di dipendenti e clienti.
Principali Vantaggi
- maggiore fiducia e rispetto nelle istituzioni;
- efficienza e minori sprechi;
- qualità dei servizi offerti.
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